Ve la ricordate?

Adesso a Londra la celebrano con una mostra. Stanno facendo parecchie mostre sugli stilisti che hanno cambiato il nostro modo di vestire, ed è bello e mi piacerebbe che arrivassero anche qua. Magari a qualcuno verrà in mente, che la moda rappresenta in modo molto immediato e tangibile il mutare dei tempi.

Mary Quant è ricordata come l’inventrice (si dice? o forse dovrebbe essere l’inventora?) della minigonna, che invece aveva inventato Courrége. Di certo di minigonne ne ha create tante, ma ha creato anche molto altro. È stata anche la prima a pensare e disegnare e far cucire dei pantaloni che non fossero solo per occasioni sportive o di lavoro. Ha fatto diventare i pantaloni un capo di abbigliamento femminile, con tutte le sue varianti più formali o più sportive.

E anche solo per questo dovremmo essergliene grate. Perchè abbiamo guadagnato in varietà e comodità e stile. Io come sapete sono un’amante delle gonne, ma so quanto i pantaloni siano comodi, tengano caldo, siano stilosi e pure eleganti.

E poi il negozio di Mary Quant, che io ho visto quando ormai era diventata famosa e che invece mi sarebbe piaciuto poter vedere ai suoi albori, era pieno di colore e di musica, aveva dei prezzi abbordabili, era davvero rivoluzionario se pensate che è stato aperto l’anno dopo che in Gran Bretagna era finito il razionamento, negli anni cinquanta.
Mi ricordo quando ero ragazza, a Pisa, nella profonda provincia toscana, Mary Quant per me era davvero un mito. Con quello stile trasgressivo che riusciva a essere chic. Con quel tanto di eccentrico da farmi pensare che, se avessi potuto vestirmi così, non sarei più stata timida e goffa…
E voi? Me lo volete raccontare nei commenti, sui social o su ciabattinasx@gmail.com?
Buona giornata intanto!
Anna da Re, blogger di ChicAfterFifty e opinionista per DonnaModerna.com
Io c’ero, ho vissuto quel tempo, e mi considero una privilegiata per questo. Si dice inventrice 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona