Oggi scrivo un post veramente microscopico, inghiottita come sono dal pre-vacanze, sapete quella sindrome per cui sembra che il mondo finisca con le vacanze (che siano quelle di Natale, di Pasqua, estive…). Quest’anno poi c’è una concatenazione di ponti che sta mettendo molti nel panico.
Allora quello che vi voglio dire è che l’importante è sentire. La musica, le voci degli altri. Il silenzio, il rumore delle onde, il vento tra gli alberi. Se stesse. Ma anche i vestiti.
Nel senso che è vero che dobbiamo guardarci allo specchio e vedere come qualcosa ci sta indosso.
Ma dobbiamo anche sentire come un vestito ci sta indosso. Sentire come ci sentiamo con quel vestito indosso. Questo è il vero test, il test finale. Se un pullover, un abito, una giacca, un paio di pantaloni ma anche un cappello o un paio di guanti passano quel test, possiamo essere sicuri che abbiamo fatto un buon acquisto e ce lo terremo e godremo a lungo.
Avere uno stile vuol dire sentirsi bene nei propri vestiti. Essere chic vuol dire sentirsi chic.
Quindi impariamo a dedicare un po’ di tempo al come ce lo sentiamo, un capo di abbigliamento, quando lo proviamo. Non sarà tempo sprecato!
Che ne pensate? Me lo volete raccontare nei commenti, sui social o su ciabattinasx@gmail.com?
Buona giornata intanto!
Anna da Re, blogger di ChicAfterFifty e opinionista per DonnaModerna.com
L’ha ribloggato su Chic After Fifty.
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