Perché abbiamo bisogno di signore after fifty nei posti di lavoro

Sapete che mi capita di trovare anche su Facebook delle cose interessanti, e una di queste erano un articolo su The Cut, sul perché abbiamo bisogno di donne di una certa età nei posti di lavoro.

È interessante che l’articolo sia su una rivista di moda, con un po’ di cultura ma abbastanza fashion-related e pop. Invece l’articolo è superserio e significativo, secondo me. Fa riferimento al mondo americano, quindi viene subito da dire che se ne ha hanno bisogno loro, figuriamoci noi!

Perché di donne di una certa età nel mondo del lavoro non ce ne sono tante. Nei posti rilevanti, professionalmente elevati o addirittura di comando, ce ne sono davvero poche. Da noi ci avviciniamo allo zero. E ve lo dico per esperienza personale, non per sentito dire.

E le giovani donne che entrano nel mondo del lavoro, che hanno studiato e sono qualificate (parecchio di più di una o due generazioni prima) si ritrovano in un mondo maschile. O di giovani donne come loro. Non hanno esempi, non hanno punti di riferimento, non hanno mentori. E questo rende loro più difficile trovare il proprio modo di stare sul lavoro, il proprio posto e il proprio stile.

Le signore che ora hanno i capelli grigi, se hanno fatto dei figli e avuto una famiglia, hanno dovuto o ritirarsi dal lavoro o scegliere dei percorsi di carriera laterali, alternativi. Spesso si sono accontentate di posizioni al di sotto del loro livello professionale e culturale.

Certo manca a tutti, di qua e di là dall’oceano, una risposta. Ogni tanto si aprono degli spiragli, datori di lavoro che si rendono conto che assumere delle cinquantenni, capelli grigi oppure tinti non importa, ha un sacco di vantaggi. Altre aziende si limitano a non mandarle via, che è un approccio minimalista ma meglio che niente.

E voi che ne pensate? Qualche idea? Se mi volete scrivere, su ciabattinasx@gmail.com oppure sui social, state certe che vi rispondo!

Intanto buona giornata

Anna da Re, blogger di ChicAfterFifty e opinionista per DonnaModerna.com e GreyPanthers.it