Nè questo blog nè il mio Chic After Fifty si occupano di scienza. Per mancanza di conoscenza, non per altro. Però mi piace dedicare almeno qualche pensiero alla Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, organizzata dall’Unesco, che si celebrava proprio ieri.
Tra le donne che avrei voluto conoscere c’è per esempio Marie Curie, grande scienziata a cui dobbiamo moltissimo, figura che mi ha affascinato fin da bambina. Sono cresciuta in una casa dove di scienza ce n’era e si parlava, ma non mi ha mai interessato, o meglio mi premevano di più i problemi dell’animo delle persone e della società in cui vivevano. Scegliere cosa fare dopo il liceo è stato semplice, e non mi sono mai pentita della mia scelta.
Ma so che ci sono tante ragazze che non scelgono come ho fatto io, seguendo una passione e una dedizione che, pur con i cambiamenti del mondo e del lavoro, durano tuttora. Tante ragazze sono condizionate dal mondo che le circonda, le famiglie, i professori, gli amici e le amiche, e sono così convinte che la scienza non faccia per loro, che sia cosa da uomini o da persone più intelligenti.
E invece io ricordo bene una conversazione con mia sorella, che ha studiato informatica e non la si potrebbe definire una scienziata ma è sicuramente persona che capisce la scienza e un po’ la conosce, e lei mi ha confermato che gli studi scientifici sono assolutamente abbordabili per la maggior parte degli essere umani indipendentemente dal sesso. Sono magari un po’ noiosi nella prima fase, ci sono un po’ di cose da imparare e per imparare bisogna mettersi lì e studiare. Ma questo vale per qualsiasi materia e qualsiasi disciplina, e qualsiasi lavoro o sport o hobby o attività comporta anche una parte noiosa, o da imparare con pazienza e insistenza.
Quindi mi posso solo augurare che anche la giornata internazionale delle donne nella scienza contribuisca a far studiare più ragazze, che poi lavoreranno e studieranno e faranno scoperte e chissà dove ci porteranno.
Sarà di sicuro un vantaggio per tutti! E le scienziate possono anche essere molto chic…
Intanto buona giornata!
Anna da Re, blogger di ChicAfterFifty e opinionista per DonnaModerna.com e GreyPanthers.it
Ti consiglio di seguire Sara Sesti, attenta ricercatrice di queste figure femminili. Per fortuna oggi, ma solo oggi, si sta riempiendo il gap tra uomini e donne nelle facoltà scientifiche, e le ragazze finalmente seguono i propri interessi, e non quelli imposti da famiglia e/o società
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Grazie!
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Aggiungerei le nostre Italiane Maria Montessori e Rita Levi Montalcini.
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L’ha ripubblicato su Chic After Fifty.
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