Pensavo, mentre mangiavo rapidamente qualcosa prima di scrivere questo post e poi rituffarmi nel lavoro e nelle riunioni a distanza, pensavo guarda, io sono qua a Monza, e però sono anche a Udine, 90 anni fa circa, e lì a Udine ci sono arrivata perché sto leggendo un libro.
Che oggi è un libro ambientato a Udine 90 anni fa circa, ma domani può essere nell’antica Roma e dopodomani su Marte tra 2000 anni.
E la magia, di questo teletrasporto totalmente ecologico e innocente, è che non si sa bene dove comincia. Perché è vero, da un lato c’è uno scrittore che mentre si immagina, diciamo Udine 90 anni fa circa, traduce le sue immagini in parole. Parole che un certo numero di lettori conosce e che possono essere tradotte, parole che stanno per lo più in un vocabolario e ora anche in rete. Dall’altro lato c’è un lettore, che sulla base di quelle parole si immagina Udine 90 anni fa circa.
Le due immagini non coincidono, alle volte non si assomigliano minimamente, come dimostra ogni trasposizione in film, fumetti, disegni, dipinti.

Ma c’è un punto di incontro, che è appunto il momento della lettura, in cui la differenza di immagini non è importante perché quello che è importante è il trasferimento, il passaggio, lo sversamento, il traboccare a volte.
La lettura è una magia, non c’è nulla da fare. E io sono grata di poterla praticare in continuazione.
Buona giornata!
Anna da Re, blogger di ChicAfterFifty e opinionista per DonnaModerna.com e GreyPanthers.it
L’ha ripubblicato su Chic After Fifty.
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