Murakami, la pazienza e i berretti lavorati a mano

Di Haruki Murakami e del bellissimo romanzo L’assassinio del commendatore vi ho già parlato, anche se ovviamente non vi ho raccontato la trama (che non si fa, perché i libri vanno letti, mica raccontati). Non mi ricordo se vi ho parlato della pazienza. Che è una parola molto usata, da quando c’è la pandemia, ma è un atto o atteggiamento parecchio difficile da mettere in … Continua a leggere Murakami, la pazienza e i berretti lavorati a mano

Dei tanti modi di leggere e delle gemme nascoste

Stamattina pensavo, quanti diversi modi di leggere ci sono. Non tanto nelle posizioni o nei luoghi, che certamente ognuno ha la poltrona preferita o il pezzo di divano, la coperta o il gatto o il ventilatore, e segnalibri oppure orecchie, e gesti di accompagnamento, caffè, tisane, biscotti. Quanto invece nel libro scelto, nel modo in cui lo si legge, e nelle intenzioni. Quando si è … Continua a leggere Dei tanti modi di leggere e delle gemme nascoste

Letture in corso. Anche l’occhio vuole la sua parte

Ci sono dei libri che sono belli. Belli proprio da guardare. Non parlo di libri d’arte, o illustrati, ma di libri normali, romanzi o saggi. Con delle copertine particolarmente suggestive, o dei formati originali, o comunque un qualcosa che li distingue dal resto. Libri che vi dispiace mettere in libreria come qualsiasi, ma che in genere non avete spazio per offrirgli una collocazione più adatta. … Continua a leggere Letture in corso. Anche l’occhio vuole la sua parte

E se smettessimo di arrovellarci sul futuro e ci occupassimo del nostro passato?

Il futuro ci ossessiona da tempo, e non se ne può più. Ci ossessiona culturalmente, magari anche un po’ individualmente, ma soprattutto come “discorso culturale”. Avete presente i vari ci stanno rubando il futuro, non c’è futuro, ma anche il futuro sarà così, il prodotto del futuro… tutti che fanno previsioni e nessuno che può davvero prevedere quello che succederà (Covid docet). Invece possiamo studiare … Continua a leggere E se smettessimo di arrovellarci sul futuro e ci occupassimo del nostro passato?

Appoggiamoci alla solidità dei libri

Il libro è un oggetto solido. Adesso non pensate che la pandemia mi ha dato alla testa. L’ha fatto con molti, ma con me direi proprio di no. E anzi proprio in un momento di grandi incognite, di incertezze, di informazioni labili e di notizie non sempre attendibili, avere qualcosa di solido a cui appoggiarsi è fondamentale. Ovviamente, la cosa più solida a cui appoggiarsi … Continua a leggere Appoggiamoci alla solidità dei libri